L’associazione “Amici dell’Aikido” offre a tutti, indipendentemente dall’eta’, la possibilita’ di avvicinarsi ad una pratica marziale denominata Aikido. La pratica di questa disciplina permette di studiare una cultura diversa dalla nostra, dove per “nostra” intendiamo la cultura greco-latina.
L’Aikido infatti e’ una recente “Via” Marziale giapponese sviluppata da Morihei Ueshiba nella meta’ del 1900 il cui nome e’ costituito da tre pittogrammi che non erano mai stati uniti per essere utilizzati insieme prima di allora: Ai unione-unire, Ki soffio-energia, Do via-cammino-metodo. Non diamo una definizione (atto caratteristico dell’occidente), in quanto definire secondo il pensiero cinese e giapponese significa limitare mentre preferiamo lasciare aperto al lettore ogni possibile, lasciar circolare, far passare l’intelligibile e farlo decantare per riassaporarlo nuovamente. Consideriamo quindi l’Aikido come un ponte che collega Giappone e Italia e che attraverso il suo approccio permette di affrontare e mettere in movimento non solo il nostro corpo ma anche il nostro pensiero. La sfida iniziale, in quanto disciplina marziale, sembra quella di imparare come far si che una persona debole vinca (o meglio gestisca) una o piu’ persone forti. La sfida successiva sembra quella di imparare a vivere a proposito (felice espressione di Montaigne).
Diciamo “sembra”, in quanto sebbene l’Aikido sia sbarcato in Europa negli anni Cinquanta, non siamo ancora certi di quali risorse metta a disposizione, non solo per le diverse interpretazioni che i singoli insegnanti danno, ma, soprattutto, per il pregiudizio etnocentrico che ci attanaglia. Per superare questa empasse, troviamo interessante il “cantiere” aperto dal filosofo e sinologo Francois Jullien che usa lo “scarto” fra pensiero cinese e occidentale come strategia per pensare (far emergere) l’impensato del nostro pensiero. L’Aikido, in quanto disciplina fisica e marziale, offre proprio per queste sue peculiarita’, inesauribili opportunita’ per sperimentare l’efficienza di un approccio strategico e, anzi, permette di cominciare a praticare e studiare proprio la strategia, mettendo in parallelo, ad esempio, l’arte della guerra vista dall’Occidente e quella vista dal Giappone o dalla Cina. Permette di offrire spunti per studiare le coerenza di un approccio alle relazioni, indiretto piuttosto che diretto. Gli utensili che l’Aikido offre per stimolare sia il corpo sia il pensiero, sono gli esercizi fisici a corpo libero, gli esercizi con armi ( bastone, coltello, spada) praticati individualmente o a coppie o in gruppi, in palestra o all’aperto e i messaggi del fondatore e dei suoi allievi. Prima ancora di parlare di esercizi ci sembra utile parlare di “basi/fondamenta” ossia quegli elementi, in parte comuni a tutte le discipline marziali, in parte specifici dell’Aikido che, una volta padroneggiati, permettono lo sviluppo delle 10.000 forme (10.000 in Giappone e Cina indica infinito) e, al di fuori della palestra (in realta’ il termine adeguato e’ Dojo, che ha un significato molto piu’ ampio di quello evocato da “palestra”), un approccio strategicamente disponibile alle relazioni, una particolare efficienza del vivere quotidiano. Fra le varie attivita’ che l”associazione “AmicidellAikido” ha condotto sul territorio, ricordiamo la pluriennale collaborazione con l’Istituto Tecnico G. Oberdan, i numerosi raduni internazionali, i seminari sulla gestione dei rapporti di forza, sul bullismo, sulla violenza, sulla strategia e l’avviamento dei propri corsi non solo a Treviglio ma anche a Caravaggio, Pontirolo Nuovo, Saronno, Imperia. Nel 2016 inaugureremo anche il nuovo corso dedicato a bambini e ragazzi . Non volendo indurre all’esotismo, non abbiamo l’abitudine di usare parole giapponesi durante i corsi; tuttavia per motivi di marketing faremo uno strappo alle nostre abitudini specificando quali sono le “basi-fondamenta” secondo N.Tamura Sensei: shisei, kokyu, kamae, ma ai, irimi, tenkan, ura-omote, tai sabaki, atemi, kokyu ryoku. Ecco invece i metodi di allenamento : hitori-geiko, ippan-geiko, futsu-geiko, uchikomi-geiko, hikitate-geiko, gokaku-geiko, kakari-geiko, jyu-geiko, mitori-geiko, yagai-geiko (cfr. N.Tamura, Aikido-Etiquettes et Trasmission). Tra i vari messaggi lasciati dal fondatore dell’Aikido abbiamo scelto il seguente per invitarvi ad unirvi a noi: “Non si tratta di correggere gli uomini, ma di correggere il proprio cuore, questo e’ l’Aikido” . Origine: quel fondo indifferenziato tra il c’e’ e il non c’e’ da cui sgorgano le 10.000 tecniche (parlando di arti marziali). Allenarsi nella strategia della disponibilita’ guida e conduce quindi all’armonia intesa come regolazione spontanea delle trasformazioni che avvengono durante l’allenamento. Analoghe considerazioni (con le dovute cautele) si potranno applicare alla vita di tutti i giorni.
“Amicidellaikido”